CENNI STORICI
All’estremità settentrionale della provincia di Trapani, ubicato su di una collina a 300 metri s.l.m e su una pianta ortogonale, sorge il paese di Custonaci, rinomato nel mondo per l’estrazione marmifera. Il nome “Custonaci”, composto dalla desinenza “aci”, di derivazione greca o sicana, si accompagna al termine “Kustuni” che vuol dire grandi rocce ripide. Il termine Custonaci compare per la prima volta in un documento del 1241 nel quale si fa riferimento al “Flumen Custunachii”, indicando proprio l’attuale Rio Forgia, il fiume torrentizio che separa il paese dal territorio di Valderice. Alcuni reperti archeologici testimoniano un insediamento urbano sin dai tempi della preistoria tanto da ricondurci alle invasioni dei Sicani, dei Romani, degli Arabi e dei Normanni, fino ai nostri giorni. Furono proprio i Normanni che organizzarono tutto l’antico territorio del Monte San Giuliano, suddividendolo in “feudi”. Il feudo a sua volta era diviso in “sparecchiate”, che il Regio Demanio elargiva come tributo al miglior offerente. Il 3 dicembre del 1948, Custonaci proclama la sua autonomia comunale da Erice, anche se ne conserva ancora molte tradizioni, e il 18 novembre 2004 viene riconosciuto al paese il titolo di “città”. Il borgo agricolo e commerciale di Custonaci è il punto cardine di un ricco bacino marmifero: la Riviera dei Marmi; infatti, sul territorio si annotano circa duecento cave. Già nell’800 da qui era estratto un marmo rosato, il Libeccio Antico, protagonista assoluto di tutte le chiese barocche della Sicilia. Rinomato tra tutte le varie tipologie, però, resta il Perlato di Sicilia. Il suo color avorio chiaro con chiazze di calcite pura, è molto richiesto e quindi esportato in misura mondiale. Se ne trova traccia sia nella Basilica di San Pietro a Città del Vaticano che in molte altre opere artistiche. Oggi Custonaci diventa meta turistica per chi vuole avvicinarsi sia ad un’esperienza dal gusto culturale ed artistico sia ad una vacanza in pieno relax. Posta tra i golfi di Bonagia, fino a Trapani e quello di Makari, fino a San Vito lo Capo, Custonaci permette di godere, grazie anche alle più moderne strutture ricettive del luogo, di un full immersion tra natura ed arte, vacanza e scienza e tra divertimento e cultura.